Il cavolo rapa (nome scientifico Brassica oleracea acephala gongylodes) è originario dell’Asia sud-occidentale.
Si differenzia dagli altri cavoli per il fusto ingrossato e tondeggiante, di colore verde o purpureo, sul quale si formano poche foglie lobate, munite di un lungo picciolo. La polpa è bianca in tutte le varietà e ha un sapore delicato, dolciastro e leggermente croccante.
Probabilmente ha avuto origine da un incrocio fra la rapa bianca selvatica e il cavolo selvatico. La pianta raggiunge un’altezza di 30 cm e il suo fusto si ingrossa fino a formare una specie di tubero che rimane in superficie.
È diffuso soprattutto nell’Italia meridionale e la parte commestibile è costituita proprio dal fusto, grande più o meno come un grosso pompelmo e simile ad una rapa. Ha elevate proprietà nutrizionali e offre un ottimo apporto vitaminico (soprattutto vitamina C) e minerale (in particolare fosforo e calcio).
Il cavolo rapa si può consumare a crudo, in insalata, oppure come ingrediente per gustose zuppe, da solo o in associazione ad altri ortaggi.
Le foglie, pallide e sottili, in genere non vengono utilizzate in cucina.