La ruta è una pianta aromatica con foglie molto profumate, utilizzata anche come pianta ornamentale, originaria dell’Europa meridionale.
In Italia è presente spontanea, in tutte le regioni, eccetto le isole (dove si trova solo negli orti e giardini; in Gallura è piuttosto rara ma cresce anche spontaneamente), dal piano ai 1.000 metri.
E’ una pianta erbacea perenne, con fusti erbacei alti 80-100 cm ( i gambi diventano legnosi vicino alla base, ma rimangono erbaceo più vicino alla punta).
Le foglie sono tripennate suddivise in lacinie molto profumate.
I fiori sono piccoli, poco appariscenti, di colore giallo portati da infiorescenze apicali a corimbo sbocciano dalla fine della primavera fino a settembre.
I frutti sono delle capsule contenenti numerosi semi.
E’ una pianta rustica che si adatta anche a zone a clima rigido. Tuttavia durante il periodo invernale è bene proteggere le radici della pianta con con foglie secche o paglia.
Si mette a dimora nel mese di ottobre o di marzo in terreni ben drenati e soleggiati, prospera in terreni sabbiosi poveri.
Se si desidera formare delle siepi, si mettono a dimora le piante alla distanza di 30-35 cm.
Richiede irrigazioni regolari nelle fasi iniziali, poi è più tollerante alla siccità.
Ha un sapore penetrante e amaro, ma in piccole quantità e tritata costituisce un aroma insolito con pesce, uova, insalate e preparazioni alla panna. Le foglie vengono impiegate anche nelle preparazione di un aceto e olio particolari.
Della ruta si utilizzano le parti terminali della pianta più tenere e le foglie raccolte da maggio ad agosto. Si possono utilizzare anche essicate. Il suo più famoso uso è quello in infusione nella grappa.
La ruta è una pianta officinale le cui caratteristiche erano conosciute già dall’antichità.
Contiene inoltre furocumarine e rutarine, alcaloidi presenti nell’olio essenziale che la fanno classificare come pianta tossica.
La pianta di Ruta è una delle piante note nell’erbario con proprietà antiemorragiche, stimolanti, digestive, antispasmodiche intestinali.
Il rimedio omeopatico è indicato in caso di occhi affaticati, mal di testa, dolori continui e acuti, crampi, tosse, infiammazione del periostio, mal di schiena, gomito del tennista, esostosi del carpo, depressione, ansia e dopo interventi chirurgici, contro le contusioni delle ossa e lesioni ai tendini provocate da traumi sportivi.
E’ d’aiuto anche in caso di stati d’ansia e depressione in seguito a un periodo di stanchezza psichica.
La polpa e il succo della pianta possono risultare fortemente irritanti se applicati sulla pelle; la polpa si usava un tempo, a rischio di forti infiammazioni, per eliminare i porri.
Effettivamente gli sciacqui con un infuso di questa erba ridanno benessere agli occhi affaticati e il rimedio viene utilizzato anche per chi usa gli occhi e li affatica in lavori di grande precisione o con l’uso del computer
Un tempo si credeva che piantare la ruta agli angoli dei giardini tenesse lontani topi, serpenti ed energie negative (streghe e gli spiriti maligni).
Anche in ambiente domestico è efficace tenere qualche ramoscello di Ruta fresca negli ambienti infestati dai topi che non ne sopportano l’odore.
Anche cani e gatti odiano l’odore di ruta.
Le foglie essiccate e schiacciate possono avere un effetto insetto-repellente.
L’erba della ruta era ritenuta l’erba contro la paura: si metteva in tasca, appunto, quando si dovevano affrontare situazioni di paura e le case in cui cresceva erano ritenute privilegiate.
Alcune persone sono allergiche alla ruta e possono ottenere un rash cutaneo dal contatto, soprattutto nei giorni caldi, con la comparsa di vesciche e macchie della pelle.
Per alcune persone, l’ingestione provoca un aumento della fotosensibilità e può portare a gravi scottature.
L’ingestione di grandi quantità di ruta può causare dolore violento allo stomaco, vomito e convulsioni.
Le donne incinte non dovrebbero mai ingerirla.